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Previdenza2020-10-29T16:57:42+01:00

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Domande Frequenti

Se il proprietario del mezzo ha meno di 23 anni devo inserire la Guida Libera?2020-10-22T12:42:15+02:00

No, in questi casi si può inserire la guida esperta, ma questa eccezione vale solo per il proprietario, tutti gli altri guidatori dovranno avere più di 23 anni. E’ da specificare che l’età tra queste due tipologie di guida varia tre le diverse Compagnie.

È possibile evitare il peggioramento della classe di merito a seguito di sinistro?2020-10-22T17:06:07+02:00

Si, inserendo al momento del rinnovo annuo la garanzia “PROTEZIONE BONUS”, in questo modo in caso di un sinistro per anno assicurativo la classe interna non peggiorerà e non si avrà neanche l’aumento del premio, ciò significa che in caso di cambio Compagnia Assicuratrice a scadenza contrattuale, verrà applicata la classe di merito universale con peggioramento di 2 classi.

Quali sono le modalità di pagamento?2020-10-22T17:07:24+02:00

Annuale, semestrale e mensile con addebito su conto corrente e a seconda della Compagnia scelta i costi aggiuntivi varieranno.

In caso di furto totale del mezzo quale sarà l’indennizzo ricevuto?2020-10-22T17:08:45+02:00

Sarà uguale al valore del mezzo al momento del furto (con applicazione di scoperti e franchigie se la garanzia lo prevede); è possibile inserire la clausola “valore costante”, in questo modo il valore indennizzato sarà quello determinato all’inizio del periodo assicurativo e non quello del mese in cui si è verificato il sinistro.

Se ho la garanzia “furto” sono coperto anche in caso di furto degli oggetti personali che ho nella vettura?2020-10-22T17:09:58+02:00

No, la garanzia copre il furto totale o parziale del mezzo. Sono compresi gli optional del mezzo dichiarati in polizza, ma non gli oggetti personali.

C’è un’altra formula oltre alla bonus malus?2020-10-22T17:11:14+02:00

Si, esiste anche la polizza in franchigia, solo in caso di sinistro con responsabilità il cliente dovrà pagarla e se invece non si verificano, questa diminuisce ogni anno fino ad azzerarsi.

In caso di decesso del proprietario del mezzo, chi ha diritto a recuperare la classe?2020-10-22T17:18:07+02:00

Uno degli eredi, a seguito di rinuncia degli altri eredi.

Ho una macchina intestata, posso trasferire la classe di merito su un motociclo?2020-10-22T17:21:36+02:00

Si, ma solo se l’attestato dell’auto è “pulito”, non devono, cioè, essere presenti sinistri negli ultimi 5 anni, l’attestato deve avere 5 anni di copertura consecutiva e la polizza deve essere attiva.

Quali dati servono per un preventivo?2020-10-22T17:26:29+02:00

Bastano solo targa, data di nascita e cap di residenza del proprietario del mezzo.

Se il mio mezzo dovesse prendere fuoco e danneggiare i veicoli e le cose di terzi, compresi i fabbricati adiacenti, sono coperto?2020-10-22T17:28:27+02:00

Certo, la copertura rientra nella responsabilità civile con dei sotto limiti se all’interno della polizza è presente la clausola “ricorso terzi da incendio”.

Posso trasferire la mia classe di merito a mio figlio che non è più nel mio stato di famiglia?2020-10-22T17:29:27+02:00

No, è possibile trasferire la classe di merito solo a chi rientra nello stesso stato di famiglia.

In caso di sinistro per colpa cosa succede al mio attestato di rischio?2020-10-22T17:30:15+02:00

La classe universale aumenterà di 2 classi, mentre se non si verificano sinistri scenderà di 1 classe.

I passeggeri sono sempre coperti?2020-10-22T17:31:05+02:00

Certo, la stessa cosa non vale invece per il conducente, poiché in caso di sinistro per colpa non è coperto. Si consiglia, quindi, di aggiungere la copertura “infortunio conducente”.

Quali sono i parametri che determinano il premio RCA?2020-10-22T17:31:46+02:00

Sono la cilindrata, i kw, l’alimentazione del mezzo, la residenza, l’età del proprietario e l’attestato di rischio.

In caso di urto con un animale selvatico e avendo la garanzia “imprevisti da circolazione” cosa devo fare?2020-10-22T17:32:34+02:00

Bisogna chiamare le forze dell’ordine altrimenti l’indennizzo non verrà riconosciuto.

In caso di sinistro per colpa posso riscattare il sinistro?2020-10-22T17:33:26+02:00

Si, si può riscattare, in questo modo non c’è penalizzazione sulla classe di merito. Per riscatto si intende pagare direttamente il sinistro causato richiedendo al proprio assicuratore, tramite la Consap, quanto liquidato.

Entro quanto tempo sarò risarcito dopo un sinistro?2020-10-22T17:33:58+02:00

Nel caso in cui il CAI sia a doppia firma entro 30 giorni, altrimenti entro 60 giorni, s ci sono state lesioni personali entro 90 giorni.

Ho fatto un incidente e sul luogo c’erano dei testimoni, posso inserirli quando compilo il CAI?2020-10-22T17:35:07+02:00

Assolutamente si, anzi è fondamentale in quanto in caso di controversia la loro testimonianza sarà rilevante ai fini dell’accertamento della responsabilità. Bisogna farsi documento di identità, numero di cellulare e dichiarazione.

In seguito ad un sinistro mi è stato riconosciuto il 50 % della responsabilità, subirò lo stesso il peggioramento della classe?2020-10-22T17:35:34+02:00

No, la classe di merito aumenterà se viene riconosciuta una responsabilità superiore al 50%.

Ho fatto più sinistri nello stesso anno assicurativo, ognuno con responsabilità inferiore al 50%, la mia classe di merito universale peggiorerà?2020-10-22T17:36:17+02:00

Se il totale delle responsabilità dei sinistri supera il 50% si subirà il peggioramento della classe (pejus).

In caso subisca un incidente in cui ho ragione da chi verrò risarcito?2020-10-22T17:36:52+02:00

Se il sinistro è avvenuto tra due mezzi sarà l’assicurazione a risarcire il danno, per questo è importante sceglierla con prudenza (indennizzo diretto).

Non è più obbligatorio esporre il contrassegno, ma devo tenerlo ugualmente in macchina?2020-10-22T17:37:22+02:00

Si consiglia di tenerlo in auto in quanto il controllo avviene telematicamente tramite la targa, ma in caso di problemi si può dimostrare la copertura esibendo la ricevuta di pagamento cartacea o tramite cellulare.

La mia copertura rca vale anche all’estero?2020-10-22T17:38:13+02:00

Certo, per alcuni Paesi però c’è l’obbligo di avere con sé la carta verde (Albania, Azerbaigian, Bielorussia e Erzegovina, Iran, Israele, Macedonia, Marocco, Moldavia, Montenegro, Russia, Tunisia e Turchia).

Cosa succede se circolo senza aver pagato assicurazione auto?2020-10-22T17:39:05+02:00

Si rischia una multa da € 868 a € 3.471 e tolti 5 punti dalla patente, inoltre il mezzo sarà sequestrato fino a quando non saranno pagate la multa, l’assicurazione e le spese di prelievo, trasporto e custodia del veicolo art.lo 193 Cod.Strada.

Dopo la scadenza dell’assicurazione posso circolare ugualmente?2020-10-22T17:39:36+02:00

Si, fino al 15 giorno successivo alla scadenza (vale sia per il semestre che per l’annualità).

Se l’assicurazione dell’auto è scaduta posso lasciarla parcheggiata sul suolo pubblico?2020-10-22T17:40:01+02:00

No, il mezzo deve essere lasciato in una zona privata.

Ho subito un infortunio mentre ero nella mia macchina, ma non stavo circolando, ho diritto ugualmente al risarcimento?2020-10-22T17:40:34+02:00

Si, in quanto la copertura vale dal momento in cui si sale in macchino fino al momento in cui si scende.

Posso sospendere la mia polizza?2020-10-22T17:41:24+02:00

Certo, in base alle Compagnie varierà il periodo massimo e il numero di sospensioni, per quanto riguarda i motocicli, invece, si deve avere in polizza la clausola “includi sospensione”.

È possibile assicurare un intero nucleo familiare?2020-11-19T11:01:54+01:00

Sì , con la medesima polizza fino a 10 persone, anche non facenti parte dello stesso nucleo familiare e per ciascuno può essere scelta una diversa configurazione. Il premio assicurativo varia in base al numero e alle esigenze delle singole persone coinvolte.

Qual è l’età massima per assicurarsi con questa polizza?2020-10-22T19:00:57+02:00

74 anni compiuti.

La copertura è valida solo per l’Italia?2020-10-22T19:01:22+02:00

No, è valida per l’Italia per l’estero.

Sono necessari accertamenti sanitari per sottoscrivere la polizza rimborso spese mediche?2020-10-22T19:01:48+02:00

È richiesta solo la compilazione di un questionario sanitario.

Quali vantaggi offre il circuito di cliniche convenzionate?2020-10-22T19:02:58+02:00

Prenotare una prestazione presso una clinica convenzionata consente di usufruire del pagamento diretto della Compagnia alla struttura e di azzerare gli scoperti (parte di premio a carico dell’assicurato) previsti dalle condizioni contrattuali.

Ci sono periodi di carenza?2020-10-22T19:03:36+02:00

Sì, 30 giorni per la malattia, 300 giorni per il parto, 180 giorni per malattie che siano espressione o conseguenza di stati patologici insorti anteriormente alla decorrenza della polizza, purché non conosciuti al momento della stipula della polizza.

Quali sono i dati per fare un preventivo?2020-10-22T19:04:11+02:00

Età, professione e cap di residenza.

A cosa serve la Polizza Infortuni?2020-10-23T09:14:33+02:00

Serve per tutelare il reddito nel caso in cui si verifichi un evento imprevedibile che comprometta la capacità lavorativa.

A chi serve un’assicurazione infortuni privata?2020-10-23T09:18:04+02:00

A chiunque abbia voglia di vivere serenamente. Andando nello specifico, questo tipo di polizza è molto utile per:

  • Lavoratori autonomi
  • Liberi professionisti
  • Imprenditori
  • Dipendenti
  • Artisti
  • Sportivi
L’Inail non mi copre già come dipendente?2020-10-23T09:19:30+02:00

L’Inail copre soltanto durante le ore di lavoro e durante il rischio in itinere, fuori dal lavoro non si è coperti, inoltre, il dipendente infortunatosi gravemente fuori orario di lavoro, è licenziabile se il datore di lavoro dimostra di non riuscire a ricollocarlo all’interno dell’azienda destinandolo a mansioni equivalenti o compatibili con la sua attuale capacità lavorativa.

Ci sono franchigie?2020-10-23T09:20:07+02:00

Nelle polizze ci sono franchigie e queste variano da Compagnia a Compagnia.

Cos’è la franchigia?2020-10-23T09:20:37+02:00

E’ il punteggio di invalidità permanente che resta a carico dell’assicurato (Danno non Indennizzabile).

Qual è la differenza tra contraente e assicurato?2020-10-23T09:28:56+02:00

Il contraente è colui che stipula la polizza, ovvero colui che assume l’obbligo di pagamento nei confronti della Compagnia e sul quale gravano tutti gli obblighi derivanti dal contratto di assicurazione. Molto spesso, ma non sempre, il contraente coincide con l’assicurato, quest’ultimo è il soggetto su cui viene stipulata l’assicurazione.

Quanto costa la Polizza e come posso pagare?2020-10-23T09:22:46+02:00

Il prezzo dipende dalle caratteristiche specifiche della polizza che si sceglie , ma gli elementi fondamentali per caratterizzare il premio. Sono il capitale che si sceglie per il caso morte e per l’invalidità permanente, l’età, la professione e la franchigia che si vuole inserire per l’invalidità. Si può pagare in contanti fino a €750, con bonifico, assegno, carta di credito, bancomat o mensile con addebito su c/c.

I vantaggi fiscali della Polizza Infortuni?2020-10-23T09:23:18+02:00

La polizza infortuni è detraibile per il 19% per invalidità non inferiorI al 5% e per il caso morte. L’importo massimo complessivamente detraibile è pari a €530 comprensivo della quota di detrazione della IP da malattia.

Cosa non è coperto?2020-10-23T09:23:47+02:00

È tutto chiaramente espresso nelle condizioni di assicurazione sotto la voce “esclusioni”.

Chi non può assicurarsi?2020-10-23T09:25:10+02:00

Esiste una lista condivisa di soggetti non assicurabili:

  • Alcolisti
  • Tossicodipendenti
  • Sieropositivi
  • Persone con sindrome depressiva

Molte Compagnie assicurative, pongono in entrata 75 anni come soglia d’età massima assicurabile per polizza infortuni .

Perchè dovrei preferire una Compagnia Assicurativa ad una Banca o altro intermediario?2020-10-23T09:27:24+02:00

Perché l’Agente Assicurativo essendo un professionista abilitato, iscritto in uno specifico registro sottoposto a vigilanza IVASS non colloca prodotti standardizzati ma costruiti su misura per ogni singolo cliente.

Che cosa si intende per non autosufficienza (LTC)?2020-10-23T09:55:36+02:00

La non autosufficienza o “Long Term Care” (LTC) è l’incapacità di compiere autonomamnete le attività fondamentali della vita quotidiania le cosiddette ADS (Activities Daily Living) ovvero:

  • Muoversi nella stanza
  • Vestirsi e svestirsi
  • Consumare cibi e bevande
  • Alzarsi e mettersi a letto
  • Espletare le proprie funzioni fisiologiche in autonomia
  • Lavarsi e curare la propria igiene personale

Le cause possono variare e vanno dall’avanzare dell’età, alla malattia o ad un infortunio improvviso e una volta occorse purtroppo non sono “passeggere” ma accompagneranno il soggetto per molto tempo modificando drasticamente la sua qualità di vita. Secondo una statistica “EHLEIS Country report issue 9 – aprile 2016”, l’Italia è tra i primi Paesi per aspettative di vita oltre i 65 anni (le donne hanno un’aspettativa di 22,6 anni mentre gli uomini di 18,9) ma il dato che deve far riflettere è che l’aspettativa di vita in buona salute è molto più bassa (7,1 anni per le donne su 22,6 totali e 7,7 anni per gli uomini su 18,9 totali); questo significa che superati i 65 anni le donne passeranno mediamente 7,1 anni di vita sana e circa 15 anni di vita con problemi legati alla salute mentre gli uomini over 65 avanno mediamente 7,7 anni di vita sana e circa 11 anni di vita con problemi legati alla salute.

Quanto costa la non autosufficienza sul bilancio familiare?2020-10-23T09:58:03+02:00

In caso di non autosufficienza accertata il costo per gestire il paziente può variare da 1.500 € a 4.500 € mese (per semplicità possiamo indicare una media di circa 2.000 € mese o 24.000 € all’anno); per giustificare questi numeri basta considerare che lo stipendio minimo di una badante qualificata (Livello D Super Assistente) con servizio h24 è di circa 1400 € mese (Fonte ccnl “lavoro domestico”- anno 2018) o che il costo di una struttura sanitaria privata di qualità, specializzata nella gestione dei pazienti non autosufficienti può arrivare anche ad oltre 4.000 €… e lo Stato come interviene in questo caso? Per accertare la condizione di non autosufficienza ci si dovrà rivolgere alla propria Asl di riferimento che, una volta certificata l’invalidità del 100% procederà attraverso l’Inps all’erogazione di un’indennità di accompagnamento pari ad euro 520,29 mensili. Confrontando i costi che una famiglia dovrebbe sostenere con l’indennità riconosciuta dallo Stato, si evince chiaramente quanto sia minimo l’impatto del sostegno pubblico rispetto alla spesa totale sostenuta privatamente. Facciamo un esempio concreto e quantifichiamo la spesa che dovrebbe sostenere una donna di 65 anni non autosufficiente, considerando che la sua aspettativa di vita in queste condizioni sarà mediamente 15 anni (come da statistiche precedentemente mostrate), l’importo complessivo arriverebbe a 360.000 € (24.000 € annuali x 15 anni) ; per un uomo di 65 anni invece, dato che la sua aspettativa di vita in condizioni di non autosufficienza sarà mediamente di 11 anni la spesa complessiva ammonterebbe ad 264.000 € (24.000 € annuali x 11 anni). La domanda sorge spontanea, quante sono ad oggi in Italia le famiglie che sono in grado di disporre di queste cifre? E qualora non si avessero a disposizione, a chi si dovrebbe andare a chiedere aiuto? Alle banche o agli istituti di credito, alle mogli / mariti, ai figli che magari non hanno ancora una propria stabilità economica?…E chi è solo? da chi verrebbe aiutato? Queste sono le domande a cui ognuno di noi dovrebbe rispondere e dalle quali dovremmo prendere spunto per programmare al meglio il nostro futuro e non rimanere disorientati di fronte agli imprevisti della vita.

Non è troppo presto per pensarci dato che sono eventi che succedono solo agli anziani?2020-10-23T09:59:40+02:00

In italia ci sono oltre 3 milioni di persone costrette a letto su una sedia a rotelle o con gravi limitazioni nel compiere le funzioni essenziali della vita quotidiana. (istat 2018, inclusione sociale delle persone con limitazioni funzionali, invalidità o cronicità gravi); di queste circa 334.000 (1/100) hanno meno di 55 anni, circa 673.000 (1/20) tra i 55 e i 74 e circa 2 milioni (1/3) oltre i 74 anni.

La non autosufficienza può colpire anche a seguito di infortunio (incidente stradale) oltre che per malattie ed invecchiamento e non deve essere considerata come un evento che colpisce solo i più anziani. Un ulteriore motivo per pensare ad assicurarsi fin da subito è il costo, solitamente fisso nel tempo e dipendente dall’età di ingresso in polizza, quindi più si è giovani e meno si pagherà.

Qual è la soluzione al problema?2020-10-23T10:00:17+02:00

La soluzione al problema è una copertura assicurativa che interviene nel caso in cui il soggetto non riuscisse a svolgere in autonomia almeno 4 delle 6 funzioni vitali (i criteri variano in funzione del prodotto e della compagnia di riferimento) garantendo al cliente una rendita vitalizia predeterminata già al momento della stipula iniziale del contratto.

Quali sono i dati richiesti per un preventivo?2020-10-23T10:01:04+02:00

Sono solo 3:

  • Data di nascita
  • Importo della rendita eventuale in caso di non autosufficienza
  • Modalità di pagamento (annuale, semestrale, mensile)
Cosa devo fare in caso di sinistro?2020-10-23T10:01:40+02:00

In caso si verificasse la condizione di non autosufficienza, il cliente dovrà prima di tutto contattare il proprio assicuratore e in un secondo momento far compilare dal proprio medico di base la “relazione di attestazione dello stato di non autosufficineza permanente” che verrà poi valutata dalla compagnia in un termine che può andare dai 3 ai 6 mesi. In questo periodo di valutazione alcune compagnie riconoscono anche le spese di assistenza domiciliare predisposte nel piano fornito dal proprio medico curante (piano di assistenza domiciliare integrata o Padi).

La copertura parte da subito?2020-10-23T10:02:22+02:00

Generalmente questi contratti prevedono un periodo di carenza per non autosufficienza dovuta a malattia, ovvero un periodo all’interno del quale (solitamente un anno ma dipende dalle Compagnie e 5 anni per disturbi mentali di origine organica come Alzheimer, AIDS o altra patologia ad essa collegata) la copertura non è efficace ed in caso di sinistro si procederà alla restituzione per intero del premio assicurativo versato fin a quel momento. Si può eliminare questo periodo di carenza attraverso una visita medica, i cui costi di solito sono a carico dalla compagnia.

Sono vincolato a pagare per sempre?2020-10-23T10:03:29+02:00

In genere su queste tipologie di polizze il mancato pagamento del premio anuo o anche di una sola rata di premio annuo (quando si tratta di polizza con pagamento mensilizzato con addebito sul cc) determina la risoluzione del contratto qualora non siano state pagate per intero le prime 3 o 10 annualità (dipende dalla compagnia); superate queste soglie e poi interrotto il pagamento, la copertura resta in vigore con un importo di rendita da non autosufficienza ridotto. Alcune compagnie danno anche la possibilità di recuperare tutti i premi versati in caso di decesso dell’assicurato entro i 76 anni compiuti o in alternativa superati i 76 anni, in caso di non autosufficienza verrà riconosciuto oltre la rendita mensile pattuita un capitale una tantum pari a 4 mensilità della rendita (es rendita pattuita 2.000€ mensili, in caso di non autosufficienza dopo i 76 anni, oltre la rendita verrà riconosciuto un capitale di 8.000€).

E se decidessi di accantonare i miei risparmi anziché investire in un prodotto assicurativo?2020-10-23T10:04:15+02:00

Supponendo di mettere da parte 125 € mese per 20 anni, si riuscirebbe a costruire un capitale di circa 33.000 €; in caso di non autosufficienza supponendo si tratti di una donna di 65 anni con dei costi di asisstenza analizzati precedentemente che si aggirano all’incirca sui 2.000 € mese, questo capitale sarà eroso in circa 16 mesi, poco più di un anno e 4 mesi. Trasferendo il rischio ad una compagnia di assicurazione invece si avrebbe diritto ad una rendita pattuita in fase di stipula per tutta la durata della propria vita.

Quali sono i vantaggi fiscali delle ITC?2020-10-23T10:05:53+02:00

Esiste la possibilità di detrarre il 19% sui premi versati con il massimo di 1291,14 € per anno; pertanto l'importo massimo detraibile è di € 245,31 anno. Tale somma fa cumulo con quella delle altre assicurazioni detraibili (vita malattia e infortuni con invalidità permanente non inferiore al 5% per un massimo di 530 €).

In caso di presenza di entrambe le polizze si effettuerà preliminarmente la detrazione per le polizze vita infortuni e malattia (con il massimo di 530 euro) e successivamente si considererà la detrazione della polizza di non autosufficienza; in ogni caso il limite complessivo non può superare i 1291,14 €.

La rendita eventualmente ottenuta in caso di non autosufficineza non è soggetta a tassazione, in quanto queste tipologie di rendita sono esenti dall’irpef il che rappresenta un ulteriore vantaggio.

Ci sono vincoli sulla designazione del beneficiario?2020-10-23T10:13:56+02:00

Non ci sono vincoli sulla scelta del beneficiario e il contraente può modificare la scelta anche in corso di contratto.

È possibile detrarre il costo della polizza?2020-10-23T10:14:22+02:00

Sì, nella percentuale stabilita dalla vigente normativa il contraente potrà  detrarre il 19% della spesa sostenuta fino ad un massimo di €530.

È obbligatoria una visita medica per sottoscrivere la TCM?2020-10-23T10:14:43+02:00

È prevista obbligatorietà di effettuare accertamenti sanitari solo nei casi in cui il capitale assicurato sia particolarmente elevato, altrimenti è facoltativa.

La garanzia è operante subito dopo la sottoscrizione?2020-10-23T10:15:17+02:00

È previsto un periodo di carenza della copertura, durante il quale la Compagnia in caso di decesso dell’assicurato, restituisce il premio versato. Tuttavia, è possibile eliminare il periodo di carenza sottoponendosi agli accertamenti sanitari richiesti dalla Compagnia.

Ci sono tipologie di lavoratori che non possono assicurarsi?2020-10-23T10:15:45+02:00

E’ necessaria una valutazione da parte della Compagnia del profilo di rischiosità dell’attività lavorativa svolta dall’assicurato. La Compagnia, pertanto ,si riserva la facoltà di non assicurare o di assicurare con un sovrapremio quelle professioni che presentano un ambito di rischiosità superiore alla norma.

Quali sono i dati per calcolare il preventivo?2020-10-23T10:16:13+02:00

Il capitale assicurato, la data di nascita, la durata e la professione.

In caso di non operatività della polizza alla scadenza, posso recuperare il premio?2020-10-23T10:16:41+02:00

No.

Quali sono i limiti di età?2020-10-23T10:17:08+02:00

Fino a 65 anni anche senza visita medica, superati i 65 anni solo con visita.

Come posso pagare la polizza?2020-10-23T10:17:37+02:00

Solo con bonifico, assegno, carta di credito o bancomat assolutamente vietato il contante.

Sono obbligato al pagamento dei premi fino alla scadenza contrattuale?2020-10-23T10:18:26+02:00

No, l’obbligatorietà vale solo per il primo anno.

Se nel corso della copertura contraggo una malattia devo comunicarlo all’assicuratore?2020-10-23T10:20:48+02:00

No.

Se volessi rinnovare la polizza a scadenza?2020-10-23T10:21:23+02:00

Sarà necessario ricompilare il questionario sanitario con nuova valutazione della Compagnia.

Che differenza c’è tra l’assicurato, il contraente e il beneficiario?2020-10-23T10:22:06+02:00

L’assicurato è il soggetto sulla cui vita è stipulato il contratto e può coincidere con la figura del contraente , che è colui che paga la polizza e decide chi è il beneficiario e chi è l’assicurato che deve comunque prestare il suo consenso scritto alla copertura.

Il beneficiario invece è il soggetto in favore del quale è stipulata l’assicurazione, cioè colui che avrà diritto al pagamento del capitale in caso di decesso dell’assicurato e la sua figura può essere modificata più volte nel corso del contratto da parte del contraente.

In caso di decesso dell’assicurato quanto tempo ha il beneficiario per richiedere l’erogazione della prestazione?2020-10-23T10:22:37+02:00

Per eventi accaduti dal 20/10/2010 Il beneficiario avrà 10 anni di tempo per richiedere l’erogazione della prestazione e la Compagnia una volta ricevuta la richiesta, dovrà liquidare il capitale entro 30 giorni. Se entro 10 anni dal verificarsi dell’evento non dovesse prevenire la richiesta di erogazione del capitale, quest’ultimo non potrà più essere richiesto e verrà destinato a fondi costituiti presso il Mef (Ministero Economia e Finanza) utilizzati per risarcire i risparmiatori vittime di frodi finanziarie.

Quali garanzie posso inserire nell’assicurazione della casa?2020-10-23T11:33:46+02:00

Le garanzie previste nella polizza sono molteplici e possono essere scelte anche in modo singolo:

  • Incendio (comprensivo di scoppio e fulmine) nella quale posso selezionare le partite da assicurare:
    Fabbricato inteso come struttura e le sue pertinenze / Contenuto presente all’interno della casa (mobilio, arredamento, pc , tv, quadri ecc…) e tutelarli con l’inserimento di garanzie accessorie (fenomeno elettrico, atti vandalici ed eventi naturali, danni da acqua, ricerca e riparazione del guasto, lastre ecc….)
  • Responsabilità civile nella quale posso selezionare la RC della famiglia che tutela il patrimonio e RC della proprietà che risarcisce i danni provocati a terzi dal tuo fabbricato (es.una tegola del tetto che cade e danneggia cose o persone
  • Tutela Legale che rimborsa le spese legali legate alla gestione della casa ed alla vita privata della famigli
  • Catastrofi naturali che indennizzano il danno sia al contenuto che al fabbricato in caso di terremoto, alluvione, inondazione e bombe d’acqua
  • Furto, essenziale per l’efficacia del contratto, che ogni apertura verso l’esterno dei locali contenenti le cose assicurate sia situata in linea verticale ad almeno 4mt dal suolo o da superfici acquee. Qualora ci fossero ripiani accessibili e praticabili dall’esterno, le aperture dovranno essere adeguatamente protette da mezzi di chiusura idonei
Quali eventi o rischi possono danneggiare la mia abitazione?2020-10-23T11:39:25+02:00

Gli eventi principali sono:

  • Incendi (es.es a causa del camino, surriscaldamento di elettrodomestici, lampade, il classico albero di natale)
  • Fughe di gas con esplosione o scoppio
  • Allagamenti a causa di perdite d’acqua , di rubinetto lasciato aperto, o rotture di tubi, elettrodomestici ecc…
  • Eventi atmosferici diretti causati da grandine, fulmine, vento (es.vetro di una finestra che si rompe per grandine)
  • Catastrofi naturali come terremoto, alluvione, inondazione, bomba d’acqua
  • Atti vandalici
  • Danni causati dai ladri nel tentativo di furto
  • Corto circuito dell’impianto elettrico senza sviluppo di fiamma dovuto a sbalzi di corrente elettrica o sovratensione.
Posso assicurare solo la parte del fabbricato senza il contenuto?2020-10-23T11:39:50+02:00

Si, è possibile costruire la polizza su misura come un abito cucito addosso.

Sto prendendo un mutuo e la banca mi ha chiesto di provvedere alla polizza incendio, sono libero di scegliere dove stipularla?2020-10-23T11:40:37+02:00

Sì, non sei obbligato a sottoscrivere la polizza presso la banca che ti concede il mutuo. La polizza incendio richiesta dalla banca serve a garantire il valore del fabbricato per la durata del mutuo in caso di solo evento incendio, esplosione e scoppio, in tanti sono convinti di avere una polizza casa completa, ma non è così.

Sono coperto dalla polizza se una una grandinata danneggia il tetto e le mura della mia casa?2020-10-23T11:42:56+02:00

Certo, con la garanzia fabbricato sei assicurato per i danni alle strutture e agli impianti della casa anche in caso di incendio, perdite d’acqua, atti vandalici e guasti causati dai ladri.

Ho due figli minorenni che utilizzano la bici, il monopattino, scorrazzano qua e là giocando con altri bambini. C’è un’assicurazione nel caso dovessero arrecare danno ad altre persone?2020-10-23T11:44:58+02:00

Certo, con la garanzie responsabilità civile della famiglia hai trovato la risposta alla tua domanda è una garanzia che tutela la famiglia di fronte a richieste di risarcimento danni che arrivano da terze persone anche per i fatti dei figli minori, persino l’utilizzo improprio dei social network.

Se dovessi avere una controversia con il vicino di casa fino ad arrivare davanti ad un tribunale, la polizza sulla casa prevede delle garanzie? E se ci sono, quali garanzie specifiche?2020-10-23T11:46:46+02:00

Certo, la polizza sulla casa prevede in questo caso il rimborso delle spese legali sostenute in caso di controversia legate alla casa, al condominio, ma non solo, in quanto si può estendere anche alla circolazione dei veicoli, incluso l’omicidio stradale e agli avvenimenti della vita privata, come una causa di divorzio o una lite con i collaboratori domestici.

Come posso pagare la polizza sulla casa?2020-10-23T11:47:44+02:00

Puoi scegliere di pagare di anno in anno oppure ogni sei mesi, in questi due casi alle relative scadenze se preferisce è sufficiente un bonifico e riceverà la quietanza direttamente nella casella mail oppure dovrà recarsi in agenzia, in alternativa abbiamo la possibilità del pagamento mensile con l’addebito sul conto corrente bancario.

La polizza si rinnova tacitamente?2020-10-23T11:48:12+02:00

Si, salvo disdetta da inviare 60 o 30 giorni prima della scadenza annuale, tramite raccomandata.

Ci sono delle agevolazioni fiscali sul costo della polizza casa?2020-10-23T11:48:50+02:00

La nuova normativa dal 1 gennaio 2018 permette la detrazione fiscale annuale solo sull'importo pagato per la garanzia catastrofi naturali cioè terremoto, alluvioni, inondazioni, bombe d’acqua, uragani che è pari al 19% dell’importo annuale. Caratteristica di questa polizza è che la tassazione applicata al premio è pari a 0.

Come viene calcolato il valore del fabbricato per ottenere il giusto risarcimento in caso di danno?2020-10-23T11:49:59+02:00

Il primo errore da evitare è la confusione tra il prezzo di mercato di un fabbricato e il costo di ricostruzione ai fini assicurativi, la polizza casa indennizza il costo di ricostruzione del fabbricato escluso il valore dell’area. La stima del costo del fabbricato va calcolata considerando tutti gli oneri che dovrebbero essere sostenuti nella fase di costruzione. Determinanti sono sia la destinazione dell’immobile residenziale o commerciale/industriale sia la sua ubicazione e dalle influenze esterne sui costi per realizzarlo. Per arrivare al valore da assicurare si deve dunque partire dal costo medio al metro/cubo corrispondente alla categoria del fabbricato.

Quali dati occorrono per un preventivo?2020-10-23T11:50:27+02:00

Metratura, cap , valore di costruzione e valore del contenuto a nuovo.

A chi è rivolta? Sono single / convivo, ma non ho figli2020-10-23T11:59:00+02:00

In realtà, non c’è una categoria specifica di persone alle quali è consigliato stipulare questo tipo di assicurazione, in quanto sarebbe indicata per tutti, dato che a chiunque può capitare di avere un incidente e di provocare danni. La polizza copre sia i danni a terzi (lesioni o decessi), sia i danni ai beni di terzi.

Che succede se con me vive un cane?2020-10-23T12:00:19+02:00

Non tutte le Compagnie con la polizza del capofamiglia assicurano anche gli animali domestici e i cani di razza non pericolosa.

Come mi potrebbe essere utile la polizza del capofamiglia? Un esempio concreto2020-10-23T12:02:43+02:00
  • Danni provocati dai figli minori (a scuola, a casa di amici, in strada, mentre fa sport o gioca, …)
  • Il cane scappa e provoca un incidente o fa del male a qualcuno o ad un altro animale
  • Danni provocati a veicoli e persone da uso di biciclette o monopattini anche elettrici
  • Un vaso che cadendo dalla finestra o dal balcone rovina il tettuccio di una macchina parcheggiata o ferisce un passante
  • Un rubinetto lasciato aperto o un guasto all’impianto idrico che provoca una perdita d’acqua con conseguente danno all’appartamento del piano di sotto
  • Danni provocati da un figlio domiciliato altrove per motivi di studio
  • Copertura rivalsa INAIL per danni subiti dai collaboratori domestici regolarmente assunti durante l’orario di lavoro o procurati a terzi involontariamente
Quanto mi verrebbe a costare?2020-10-23T12:04:54+02:00

I costi sono davvero bassi se paragonati all'utilità, puoi decidere tu i massimali in base al tuo stile di vita e puoi tutelarti anche da danni ingenti. L’assicurazione di responsabilità civile ti permette di trasferire il rischio dalle tue tasche alle casse della Compagnia, una copertura semplice che salvaguarda il portafoglio e spesso anche i rapporti con i nostri amici e vicini di casa.

Quali dati servono per preventivare la polizza?2020-10-23T12:06:45+02:00

Metratura della tua abitazione, CAP di residenza e massimali, ovvero l’importo massimo che la Compagnia potrebbe risarcire per anno assicurativo in caso di sinistro. La polizza del capofamiglia ha un’importanza fondamentale , sia per chi provoca il danno in quanto non deve pagare di tasca sua il danneggiato, sia per chi subisce il danno in quanto ha la sicurezza che il danno gli venga pagato.

Quali sono gli elementi che incidono sul premio della polizza?2020-10-29T11:23:17+01:00

S​ono la razza​, ​il sesso​ e l’età ​dell’animale che è assicurabile da​i​ ​6 mesi a non più di 10 anni.

Che durata ha il contratto di assicurazione?​2020-10-29T11:24:05+01:00

​H​a durata annuale , ​rinnovabile automaticamente ad ogni scadenza annua, previa disdetta da parte del contraente in base alle condizioni della stessa.

​Come può essere pagata la polizza?2020-10-29T11:24:40+01:00

P​uò essere annuale, semestrale ​e​ mensile con addebito sul conto corrente.

Quali sono i documenti da fornire in caso di stipula del contratto?2020-10-29T11:25:33+01:00

S​ono il libretto sanitario e ​l’attestazione del​ microchip​.​

A chi serve una Polizza IP da Malattia?2020-11-09T18:14:57+01:00

A chiunque abbia già sottoscritto una polizza infortuni, a chi abbia intenzione di avere una copertura completa sulla salute e a chiunque non possa permettersi di perdere la capacità di produrre reddito.

Perchè mi dovrei assicurare con la Polizza IP da Malattia?2020-11-09T18:17:09+01:00

Perchè fornisce un sostegno economico, sotto forma di capitale e/o rendita quando non si è più in grado di condurre lo stesso stile di vita personale e lavorativo a causa di una grave disabilità fisica.

Ho bisogno di fare una visita medica per sottoscrivere la Polizza IP da Malattia?2020-11-09T18:18:06+01:00

No, non c’è bisogno, ma è necessario ricordarsi che esiste un periodo di carenza, cioè un intervallo di tempo tra la decorrenza della polizza e la sua data di effettiva operatività in cui non si è assicurati qualora si subisse una malattia (solitamente 6 mesi).

Devo rispondere ad un questionario medico?2020-11-09T18:19:03+01:00

In quasi tutte le polizze IP da malattia bisogna rispondere al questionario sanitario, in maniera veritiera cosi da poter valutare il rischio e lo stato di salute ed evitare problemi in fase di liquidazione del sinistro.

La rottura del tendine d’Achille è “infortuni” o “malattia”?2020-11-09T18:20:33+01:00

Dipende, se è conseguenza di un evento violento, fortuito ed esterno è infortunio, altrimenti rientra nelle casistiche della IP da malattia (attenzione però alle franchigie).

In caso di Covid-19 sono coperto da IP da Malattia?2020-11-09T18:21:12+01:00

Si, decorso il periodo di carenza, al netto della franchigia che prevede la polizza, sei assicurato.

Che cos’è la franchigia?2020-11-09T18:21:42+01:00

La franchigia è il punteggio di invalidità permanente che resta a carico dell’assicurato (Danno non Indennizzabile).

Qual è la differenza tra contraente e assicurato?2020-11-09T18:22:58+01:00

Il contraente è colui che stipula la polizza, ovvero colui che assume l’obbligo di pagamento nei confronti della Compagnia e sul quale gravano tutti gli obblighi derivanti dal contratto di assicurazione. Molto spesso, ma non sempre, il contraente coincide con l’assicurato, quest’ultimo è il soggetto su cui viene stipulata l’assicurazione.

Quanto costa la polizza e come posso pagare?2020-11-09T18:23:52+01:00

Il prezzo dipende dalle caratteristiche specifiche dalla polizza che scegli, ma gli elementi fondamentali per caratterizzare il premio sono l’età, il capitale che si sceglie , la franchigia che si vuole inserire per l’invalidità e lo stato di salute. Si può pagare in contanti fino a € 750, con bonifico, assegno, carta di credito, bancomat o mensile con addebito su c/c.

Quali sono i vantaggi fiscali?2020-11-09T18:24:30+01:00

È detraibile per il 19% fino ad un massimo di € 530.

Esclusioni?2020-11-09T18:25:00+01:00

Alcune condizioni impediscono la stipula della polizza IP da malattia: per esempio l’età avanzata dell’assicurato o l’esistenza di malattie pregresse.

Quali sono gli eventi che possono coinvolgere un condominio?2020-11-19T18:31:28+01:00

Gli eventi che possono riguardare un condominio e di conseguenza coinvolgere i condomini per la loro risoluzione (attingendo al proprio portafoglio) possono essere divisi in 2 tipologie:

  • Danni alla parti comuni del fabbricato (con possibilità di estensione ai pannelli solari):
    • Incendio esplosione scoppio
    • Eventi socio politici (atti vandalici)
    • Eventi naturali (grandine, tromba d’aria, abbondanti nevicate… che danneggiano il fabbricato)
    • Fenomeno elettrico (corto circuito dovuto a sbalzo termico che danneggia l’impianto elettrico condominiale)
    • Lastre (danni accidentali a vetri condominiali)
    • Danni da acqua (danni diretti provocati da rottura tubazioni comuni a parti di fabbricato comuni)
    • Spese di ricerca e riparazione del danno da spargimento acqua e gas (parcella del tecnico)
    • Danni da gelo (tubazioni che si ghiacciano e che sono da riparare)
  • Danni provocati dalle parti comuni del fabbricato:
    • Responsabilità civile del fabbricato (es. tegola del tetto che a seguito di folata di vento finisce su una macchina o su una persona provocando dei danni ingenti)
    • Responsabilità civile danni da acqua (danni subiti dal condomino a seguito di rottura tubo condominiale)
    • Responsabilità civile parchi privati o attrezzature private comuni (es. danni che terzi possono subire nell’utilizzo di un campo da tennis condominiale non manutenuto correttamente)
Come posso tutelarmi ?2020-11-16T18:07:40+01:00

La soluzione per vivere sereni evitando contenziosi, litigi ed ingenti e frequenti esborsi economici di tasca propria è la polizza condominiale o anche conosciuta come Polizza Globale Fabbricato.
A sottoscrivere il contratto con l’assicurazione prescelta è l’amministratore del condominio il quale è naturalmente tenuto ad ottenere una delibera da parte dell’assemblea nel caso in cui il regolamento non preveda espressamente questa eventualità.

Va sottolineato che la decisione assembleare deve rispettare quanto previsto dall’articolo 1136 del Codice Civile, ovvero deve essere stata votata dalla metà della maggioranza degli intervenuti, i quali a loro volta devono costituire una rappresentanza di non meno del 50% del valore del fabbricato. Sarà lo stesso amministratore a rigirare poi la richiesta di indennizzo all’assicurazione nel caso di un sinistro, nel limite di tempo indicato tra le condizioni contrattuali.

Quali sono i dati utili per una quotazione?2020-11-16T18:08:52+01:00
  • Anno costruzione, n° corpi del fabbricato (se separati) e n° piano fuori terra dei singoli corpi
  • Valore ricostruzione a nuovo intero fabbricato
  • Destinazione d’uso (solo uso civile, attività varie…)
  • N° appartamenti / studi / uffici
  • Caratteristiche costruttive fabbricato (classe 1 -2 -3, da chiedere all’amministratore)
  • Ultima ristrutturazione impianto elettrico e idrico
  • Eventuali sinistri denunciati nell’ultimo triennio
  • Garanzie desiderate
Qual’è l’obiettivo di una polizza di rc professionale?2020-11-16T18:26:51+01:00

L’obiettivo della polizza RC Professionale è quello di tutelare il patrimonio del professionista nel caso in cui, a seguito di un errore professionale appunto, un cliente o un soggetto terzo, decidessero di effettuare una richiesta di risarcimento per un danno patrimoniale subito (per danno patrimoniale si intende la lesione di un interesse suscettibile di valutazione economica, consistente sia in una diminuzione del patrimonio stesso “c.d. danno emergente” sia nel mancato guadagno determinato dal fatto dannoso “c.d. lucro cessante”) o per un danno a persone o cose.

Sono obbligato a stipulare una polizza di rc professionale?2020-11-16T18:28:32+01:00

Si, tutti i professionisti iscritti negli albi di qualunque professione regolamentata sono obbligati alla stipula del contratto di rc professionale secondo quanto diposto dal dpr 137/2012 – 07/08/2012.

Quali sono le tipologie di responsabilità civile previste dall’ordinamento giuridico italiano?2020-11-16T18:31:10+01:00

Nel nostro ordinamento esistono due tipologie di responsabilità civile:

  • La responsabilità contrattuale disciplinata dall’art.1218 del cc;
    questa tipologia di responsabilità nasce dalla inesatta, incompleta o ritardata prestazione di uno specifica obbligazione (“ovvero di un rapporto giuridico in forza del quale un soggetto, detto debitore, è tenuto a una determinata prestazione, suscettibile di valutazione economica, a favore di un altro soggetto, detto creditore”); quando una delle due parti non esegue esattamente la prestazione dovuta, è tenuta a risarcire i danni patiti dal creditore anche se il fatto non costituisce un illecito. Es. danno provocato ad un paziente durante un’operazione da un chirurgo libero professionista (il rapporto contrattuale è tra due soggetti, il medico ed il paziente che si scelgono).
  • La responsabilità extracontrattuale disciplinata dall’articolo 2043 del cc;
    questa tipologia di responsabilità nasce invece, dalla violazione del principio del “neminem laedere” (non offendere nessuno, non ledere i diritti altrui). Chiunque cagioni un danno ingiusto con dolo o colpa è tenuto a risarcire i danni che ha provocato. La responsabilità extracontrattuale non prevede alcun vincolo o rapporto obbligatorio tra le controparti ma nasce dal fatto illecito compiuto dal danneggiante nei confronti del danneggiato. Es. danno provocato da un chirurgo dipendente del ssn che effettua un’operazione all’interno della struttura ospedaliera; (in questo caso il rapporto contrattuale è tra la struttura sanitaria e il paziente in quanto è a quest’ultima che il paziente stesso si rivolge, mentre tra il medico ed il paziente il rapporto sarà di natura extracontrattuale, in quanto il medico è fornito direttamente dalla struttra sanitaria).

L’articolo 2043 cc pone un principio generale, in base al quale si risponde di un danno ingiusto quando questo è commesso con colpa (lieve o grave) o dolo.

Quali sono le principali differenze tra responsabilità contrattuale ed extracontarttuale?2020-11-16T18:34:26+01:00

L’onere della prova:

  • In caso di responsabilità contrattuale per ottenere un risarcimento del danno l’onere della prova è a carico del danneggiante e sarà pertanto esso stesso a dover dimostrare che i motivi di tale inadempimento sono sopravvenuti per cause a lui non imputabili.
  • In caso di responsabilità extracontrattuale invece l’onere della prova per avere diritto ad un risarcimento è a carico del danneggiato, che deve dimostrare tutti gli elementi del fatto illecito, compresi la colpa o l’eventuale dolo del danneggiante, il danno subito e il nesso causale tra la condotta dell’autore dell’illecito ed il danno patito.

Termini di prescrizione:

  • Per la responsabilità civile contrattuale (art.2946 cc) il termine di prescrizione dal giorno in cui si è verificato il fatto illecito colposo o doloso è fissato in 10 anni.
  • Per la responsabilità civile extracontrattuale (art. 2947cc) il termine di prescrizione dal giorno in cui si è verificato il fatto illecito colposo o doloso è fissato in 5 anni.
Qual’è la differenza tra colpa lieve e colpa grave?2020-11-16T18:36:26+01:00

L’articolo 2043 cc come precedentemente spiegato, pone un principio generale, in base al quale si risponde di un danno ingiusto quando questo è commesso con colpa (lieve o grave) o dolo. Semplificando allo stremo, si parla di colpa lieve quando l’errore è “scusabile”, e di colpa grave quando l’errore è talmente grossolano che sarebbe stato evitato da chiunque.

Il discrimine, valutabile caso per caso, è dato dalla presenza simultanea o meno di uno o più dei seguenti elementi riscontrabili nella condotta del soggetto che ha causato il danno:

  • Imprudenza (ovvero la trasgressione delle norme dettate dalla ragione, con avventatezza ed esposizione di sé stessi o altri a pericolo, senza valutazione delle possibili conseguenze)
  • Negligenza (ovvero omissione del compimento di una azione doverosa o dell’adozione del necessario impegno, attenzione o interessamento nel compimento dei propri doveri)
  • Imperizia (ovveromancanza di sufficiente abilità e della necessaria esperienza,soprattutto nell’esercizio di una professione)
  • Inosservanza di leggi, regolamenti, ordini o discipline.

Differente è invece il caso di dolo, in cui è riscontrabile la volontà del soggetto di causare un danno, pertanto questa fattispecie non è assicurabile.

Un dipendente è obbligato a stipulare una polizza rc professionale?2020-11-16T18:37:13+01:00

L’obbligo assicurativo introdotto dalla L. 14/09/2011 n.148 e dal successivo D.P.R. 07/08/2012 n.137, non riguarda i professionisti che svolgano la propria attività esclusivamente in forma subordinata alle dipendenze di azienda pubblica o privata, anche qualora iscritti all’albo professionale, in quanto il professionista dipendente non ha rapporto diretto con il cliente finale (alla cui tutela è rivolto appunto il disposto della L. 148/2011) e quindi non è chiamato a rispondere in prima persona del danno eventualmente cagionato a terzi.

Per un dipendente privato non serve la copertura rc professionale?2020-11-16T18:38:11+01:00

Il fatto che non sussista obbligo assicurativo non significa tuttavia che i professionisti dipendenti non abbiano alcuna responsabilità; come i liberi professionisti infatti, anche i dipendenti hanno alcune responsabilità (come quella disciplinare, civile, penale e per i dipendenti pubblici anche amministrativa).

Per quanto riguarda la responsabilità civile, nel caso di rapporto di lavoro subordinato, l’obbligo del dipendente al risarcimento del danno ingiustamente cagionato a terzi è trasferito al datore di lavoro, che addirittura risponde del suo operato anche in caso di dolo.

Tuttavia, ci sono alcune situazioni in cui il datore può rivalersi sul dipendente, come ad esempio nel caso di inadempimento contrattuale nel rapporto di lavoro o di comportamento doloso; inoltre può accadere che un terzo possa tentare di rivalersi direttamente sul dipendente (nel caso per esempio risulti firmatario di un progetto viziato da errore), in caso di insolvenza o fallimento del datore di lavoro.

Per un dipendente pubblico non serve la copertura rc professionale?2020-11-16T18:43:15+01:00

Nel caso di azienda pubblica, la rivalsa dell’ente sul dipendente è possibile solo in caso quest’ultimo abbia agito con colpa grave o dolo.

Poiché il dolo non è assicurabile in nessun caso e la colpa lieve è garantita dall’ente di appartenenza, il dipendente pubblico può tutelarsi con una polizza di Responsabilità Civile Patrimoniale Colpa Grave.

Tipica del dipendente pubblico è anche la responsabilità amministrativa, che può insorgere nello svolgimento delle varie attività connesse all’amministrazione e gestione della“res publica” e nel caso il dipendente cagioni un danno allo stato e/o all’erario nello svolgimento delle proprie funzioni.

Il giudizio sulla responsabilità amministrativa è di competenza della Corte dei Conti. Relativamente a tale responsabilità e al conseguente obbligo al risarcimento, il dipendente pubblico non può essere coperto da una polizza stipulata dall’ente ma è tenuto a tutelarsi a proprie spese a seguito del disposto dell’art. 3, comma 59 della Legge 244/2007.

Quali sono gli elementi essenziali di una polizza di rc professionale?2020-11-16T18:45:14+01:00
  • Professione → in caso di personale sanitario specificare se con o senza atti invasivi o interventi chirurgici.
  • Massimale → l’importo massimo per sinistro e per anno assicurativo che l’assicuratore liquiderà in caso di sinistro.
  • Retroattività → il periodo di tempo antecedente la data di decorrenza del periodo di assicurazione indicato nel modulo/scheda di copertura, in cui gli assicuratori riterranno valide le richieste di risarcimento presentate per la prima volta contro l’assicurato durante il periodo di assicurazione o il maggiore periodo per ultrattività.
  • Regime Temporale “claims made” → la polizza coprirà le richieste di risarcimento fatte per la prima volta contro l’Assicurato durante il Periodo di Assicurazione in corso e da lui denunciate agli Assicuratori durante lo stesso periodo, purché siano conseguenza di atti illeciti accaduti o commessi non prima della data di retroattività convenuta. Terminato il Periodo di Assicurazione, cessa ogni obbligo degli Assicuratori.
  • Ultrattività → Questa clausola è utile nel caso di cessazione dell’attività professionale conseguente a cancellazione dall’ordine o albo professionale (con esclusione del caso di radiazione conseguente a provvedimento disciplinare); la polizza cesserà alla scadenza contrattuale e si renderà necessario richiedere alla compagnia l’attivazione della garanzia ultrattiva, finalizzata a mantenere indenne l’assicurato dalle richieste di risarcimento che dovessero pervenirgli negli anni successivi alla cessazione dell’attività professionale.

Alcune polizze prevedono già nelle condizioni contrattuali questa possibilità, anche con il calcolo del premio richiesto per il periodo di ultrattività (tipicamente dai 2 ai 5 anni); in altri casi si rende necessario trattare il caso specifico con la compagnia, qualora non sia precontrattualizzato.

Nel caso di decesso del professionista assicuratoinvece, tutte le polizze prevedono la facoltà degli eredi di mantenere in vigore la polizza a loro favore, nel caso in cui si manifestasse l’integrale accettazione dell’eredità; in questo caso gli eventuali debiti per responsabilità professionale si trasmettono agli eredi.

La polizza di rc professionale copre anche le spese legali in caso di sinistro?2020-11-16T18:46:07+01:00

No, non c’è obbligo per l’Assicuratore di coprire integralmente le eventuali spese legali sostenute dall’assicurato; generalmente esiste un limite massimo del 25% del massimale di responsabilità civile.

Quello che deve far riflettere però è che nelle condizioni di polizza spesso si trova la seguente dicitura: “Gli Assicuratori assumono fino a quando ne hanno interesse la gestione delle vertenze tanto in sede stragiudiziale che giudiziale a nome dell’Assicurato, designando, ove occorra, legali o tecnici e avvalendosi di tutti i diritti e azioni spettanti all’Assicurato stesso….”; ciò significa che gli assicurati oltre a non poter nominare un proprio legale, potrebbero non essere rimborsati delle spese sostenute sia in sede giudiziale che stragiudiziale dall’assicuratore; pertanto è fortemente consigliabile abbinare ad una copertura di responsabilità civile professionale una copertura di tutela legale, mediate la quale l’assicurato può, nei limiti del massimale pattuito, nominare un proprio legale di fiducia la cui parcella sarà integralmente a carico dell’Assicuratore estendendola non solo alle richieste di risarcimento in sede civile ma anche a quelle in sede penale.

Vuoi anticipare l’età pensionabile?2020-11-23T16:52:29+01:00

È possibile farlo con la RITA. La RITA è una Rendita Integrativa Temporanea Anticipata e consiste nell’erogazione frazionata di tutto o in parte il montante accumulato come previdenza complementare e permette di cessare l’attività lavorativa fino a 5 anni prima del conseguimento dell’età anagrafica prevista per la pensione di vecchiaia.

Cosa accade al mio conto volontario?2020-11-17T09:41:04+01:00

I tuoi risparmi vengono investiti nel mercato finanziario da gestori specializzati (in azioni, titoli di Stato, titoli obbligazionari, polizze con garanzia di capitale, quote di fondi comuni di investimento ecc.) e che producono, nel tempo, rendimenti variabili in funzione dell’andamento dei mercati e delle scelte di gestione.

Da chi sono controllati i fondi pensione?2020-11-17T09:46:45+01:00

La Covip ha il compito di vigilare e garantire trasparenza e correttezza dei comportamento delle forme pensionistiche complementari. Ricordati che prima di sottoscrivere il tuo piano pensionistico, il tuo consulente deve consegnarti il kid, il regolamento, lo statuto, la nota informativa per desumere tutte le informazioni necessarie per una scelta consapevole.

Possono i miei creditori rivalersi della mia previdenza complementare?2020-11-17T09:48:09+01:00

Assolutamente no, i fondi pensione sono incedibili, impignorabili e insequestrabili.

Quando percepisco una rendita?2020-11-17T09:49:58+01:00

Ti sarà liquidata al momento del tuo pensionamento e su tua richiesta potrai avere: massimo il 50% sotto forma di capitale e il restante 50% sotto forma di rendita vitalizia, oppure il 100% sotto forma di rendita vitalizia che viene calcolata sul capitale accantonato e rivalutato, in base ai coefficienti di trasformazione che si basano sulla speranza di sopravvivenza di ogni singolo soggetto al momento della richiesta.

Solo in alcuni casi è possibile avere la totale liquidazione del 100% del capitale rivalutato.

È possibile percepire la prestazione anche in assenza di pensione pubblica/professionale?2020-11-17T09:51:00+01:00

Certamente, all’età pensionabile, basta aver versato sul fondo pensione almeno per 5 anni, riprendendo esclusivamente il capitale accantonato e rivalutato.

Che differenza c’è fra ripartizione e capitalizzazione?2020-11-17T09:52:16+01:00

Mentre la previdenza obbligatoria si basa sul criterio della “ripartizione”, cioè i contributi di tutti i lavoratori servono a pagare le pensioni di tutti i pensionati (oggigiorno, per effetto delle dinamiche lavorative e per l’allungamento della vita dei pensionati, il rapporto tra pensionati e lavoratori attivi si è molto ridotto generando uno scompenso rilevante), la previdenza complementare è, invece, regolata da un sistema a “capitalizzazione” dove i versamenti di ciascun lavoratore vengono autonomamente investiti dal fondo di previdenza al fine di creare la rendita.

Chi decide in che modo investire la mia previdenza complementare?2020-11-17T09:53:38+01:00

Solo tu puoi, con il tuo consulente e potrai decidere come investire i tuoi risparmi sul profilo di rischio adeguato alle tue conoscenze finanziarie e alle tue aspettative. Ricordati che è un “viaggio” che va controllato periodicamente.

Che differenza c’è fra previdenza complementare e quella obbligatoria?2020-11-17T09:56:46+01:00

Previdenza complementare:

  • Volontaria: il lavoratore può scegliere se aderire ad una forma pensionistica complementare;
  • A capitalizzazione individuale: i versamenti confluiscono in conti individuali intestati ai singoli iscritti e vengono investiti. Al momento del pensionamento sono restituiti, con i rendimenti maturati con gli investimenti, in forma di prestazione pensionistica aggiuntiva o di capitale, qualora non si raggiungessero importi che possano determinare la conversione di capitale in rendita;
  • A contribuzione definita: si sa quanto si versa, ma la prestazione finale dipende dalle somme versate e da quanto ha reso il loro investimento;
  • Gestita da soggetti ed enti di diritto privato.

Previdenza obbligatoria:

  • Negli anni Novanta si sono ridotte le pensioni e il metodo utilizzato per il calcolo delle pensioni è quello del sistema contributivo, vuol dire che la pensione è determinata solamente dai contributi versati nell’arco della tua vita lavorativa, mentre precedentemente, il sistema era retributivo, cioè avevi la tua pensione in base al tuo reddito. In seguito a questo nuovo ricalcolo le istituzioni hanno dato vita a una serie di provvedimenti per sostenere le pensioni private e la previdenza complementare, che può garantire le risorse sufficienti per mantenere un tenore di vita appropriato. Comunque fai attenzione perché la rivalutazione del tuo conto obbligatorio INPS si rivaluta in base al PIL nazionale, quindi in momenti di stagnazione economica, il tuo montante non si rivaluta o addirittura potrebbe decrementare come valore.
  • Gestita dall’Inps o dalle casse professionali
A quale età posso cominciare a versare sui fondi pensione?2020-11-17T09:58:25+01:00

Prima inizi e meglio è, perché puoi modulare i versamenti in funzione della tua carriera lavorativa e puoi ottenere riduzioni fiscali importanti e ottenere un capitale maggiore.

Chi può aderire?2020-11-17T09:59:25+01:00

Tutti possono aderire volontariamente a una forma pensionistica complementare per costruirsi una rendita pensionistica.

Chi è interessato a questa forma pensionistica?2020-11-17T10:01:06+01:00

La previdenza complementare nata per essere dedicata al mondo del lavoro si è estesa ad altre categorie di cittadini:

  • Lavoratori dipendenti privati e pubblici
  • Lavoratori autonomi o liberi professionisti
  • Lavoratori con contratti atipici (ad esempio lavoratori a progetto od occasionali, soci lavoratori di cooperative, ecc.)
  • Soggetti fiscalmente a carico
  • Tutti coloro che non svolgono un’attività lavorativa
  • Parenti o genitori a favore dei nipoti o figli
Posso chiedere un’anticipiazione al fondo?2020-11-17T10:09:12+01:00

Certo ,dopo una permanenza almeno di 8 anni si può richiedere fino al 75% dell’importo accantonato e rivalutato, per acquisto 1° casa per te e x i tuoi figli o x ristrutturazione di immobili, per motivi sanitari x te e per i tuoi familiari. Puoi richiedere fino a 30% per motivi personali senza giustificato motivo.

Ricordati però che qualora avessi usufruito della deduzione fiscale, devi restituire allo Stato il 23% di imposta o il 15% per motivi sanitari che può arrivare anche ad una tassazione più bassa in funzione dell’anzianità di permanenza al fondo.

È possibile versare il mio TFR sul fondo pensione?2020-11-17T10:10:45+01:00

Sì, per i dipendenti del settore privato opera il meccanismo del conferimento tacito del TFR (cosiddetto “silenzio assenso”), che determina l’adesione al Fondo pensione in caso di silenzio del lavoratore circa la destinazione del Proprio TFR (in azienda ovvero a previdenza complementare) passati 6 mesi dall’assunzione.

In caso di adesione “tacita” il TFR viene versato dal datore di lavoro al fondo negoziale di riferimento, ovvero ad altro fondo individuato dalla contrattazione collettiva o di tua scelta.

Il regime fiscale prevede vantaggi?2020-11-17T10:12:33+01:00

Si, assenti negli altri tipi di risparmio: nelle tre fasi del rapporto previdenziale ETT:

  • Nella fase di contribuzione: I contributi versati alle forma pensionistiche complementari sono deducibili dal reddito complessivo fino ad un limite massimo fissato dalla legge che è di €5164,57. Ricordiamo, però, che la deduzione non rappresenta un’esenzione definitiva dall’imposizione fiscale, ma solo un rinvio della stessa a quando si percepiranno le prestazioni, resta inteso, però che il vantaggio fiscale può essere di notevole importanza anche in funzione del reddito dichiarato.
  • Nella fase dei rendimenti: I rendimenti che si maturano anno per anno sono soggetti a un’imposta sostitutiva del 20% ,con aliquota più bassa rispetto a gran parte delle altre forme di risparmio.
  • Nella fase delle prestazioni: Le prestazioni, per la parte che non è stata già tassata durante la fase di accumulo, sono soggette a un’imposizione fiscale con un’aliquota che si riduce al crescere degli anni di partecipazione al fondo pensione per quelle erogate ai lavoratori del settore privato. Per i dipendenti pubblici, opera la tassazione ordinaria sulle rendite e quella separata sulla prestazione in capitale.
Se verso più di € 5.164,57 che vantaggi ho?2020-11-17T10:15:03+01:00

Sicuro un vantaggio non fiscale, ma sull’eccedenza versata avrai una pensione più alta e tassata in maniera ridotta.

Posso iscrivermi e versare in un fondo pensione in età avanzata?2020-11-17T10:16:47+01:00

Si, considera che il tuo beneficio è solo fiscale, in quanto beneficerai dell’aliquota fiscale in base al tuo reddito e verrai tassato sui versamenti effettuati solo per il 15% sfruttando così il differenziale di tassazione. Considera che devi mantenere il tuo investimento almeno per 5 anni.