Il fondo pensione, è l’erogazione di un capitale o rendita, che va ad aggiungersi al sistema obbligatorio pubblico e che quindi, garantisce ai lavoratori una pensione complementare da affiancare a quella erogata dagli Enti previdenziali obbligatori (inps). Scopri di più su cos’è e come funziona.

Fino al 1995 in Italia il sistema pensionistico era definito “retributivo”, e la pensione corrispondeva circa all’80% dell’ultimo stipendio percepito ma con l’aumento dell’età media questo sistema si è mostrato fallace in quanto, i versamenti effettuati erano inferiori rispetto alle pensioni erogate; si è dovuti così passare ad un sistema “contributivo” ovvero basato sui contributi effettivamente versati dall’aderente.

Per i lavoratori con un’anzianità contributiva inferiore a 18 anni al 31 dicembre 1995 la pensione viene calcolata con il sistema retributivo per l’anzianità maturata fino al 31 dicembre 1995, e con il sistema contributivo, per l’anzianità maturata dal 1° gennaio 1996 (sistema “misto”).

Lo Stato, per far sì che si abbiano coperture previdenziali più alte rispetto a quelle erogate dall’Inps, cerca di incentivare il versamento al fondo pensione complementare, dando la possibilità di dedurre, fino ad un massimo di 5.164,57 € ogni anno.

Il consiglio è di aprire il piano pensionistico il prima possibile, in quanto una maggiore storicità determina una tassazione minore in caso di pensionamento.

Eventualmente ci fosse la necessità di richiesta anticipata di somme versate, devono essere trascorsi almeno 8 anni di partecipazione e le motivazioni consentite sono:

  •  Acquisto prima casa (per se’  e per i propri figli) fino ad un massimo del 75%
  •  Ristrutturazione prima casa fino ad un massimo del 75%
  •  Qualunque altro motivo valido fino ad un massimo del 30%

Si può richiedere inoltre fino al 75% del piano pensionistico complementare nel caso in cui:

  • Ci siano delle Spese sanitarie (proprie, del coniuge, del figlio)

Il riscatto anticipato integrale invece, può avvenire per:

  • Invalidità permanente che comporti la riduzione della capacità lavorativa a meno di 1/3
  • Disoccupazione per un periodo di tempo superiore a 48 mesi
  • Morte (richiedibile dagli eredi)

La tassazione varierà a seconda della casistica.

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